.....a volte la vita ti riserva delle sorprese inaspettate..... a volte bisogna non solo riconoscerle ma anche saperle cogliere!
L'UOMO MISTERIOSO

mercoledì 18 gennaio 2012
CAPITOLO 13
CAPITOLO 13
POV BELLA
Ancora non ho aperto gli occhi.
Mi sto svegliando lentamente e ricordo le mani di Edward su di me. Carezze. Baci.
Un movimento di fianco a me.
Apro gli occhi e la luce riempie la stanza.
Edward mi sta guardando. Mi sta fissando. Mi sorride.
Ricambio immediatamente.
Sembra un sogno il suo volto, dietro di lui la luce proveniente dalla vetrata mi abbaglia.
Scorgo quegli occhi color del cielo avvicinarsi, le labbra schiudersi sulle mie.
Un bacio. Bagnato, profondo. Urgente.
"Buongiorno Amore!" la voce roca di Edward è quanto di più si avvicina a qualcosa di celestiale.
Un angelo. In tutti i sensi. Continua a sorridermi e il suo sguardo si muove come la sua mano.
Dal mio volto scende sul seno, scivola sul fianco, sulle gambe per poi risalire sempre più lentamente. Si ferma. Rimane immobile e torna a guardarmi negli occhi.
Un piccolo bacio sul naso.
E di nuovo le bocche a contatto.
Piccoli baci. Ancora sorrisi.
"Ti amo Edward" l'unica cosa che riesco a dire. Movimenti lenti e dolci. Mi ritrovo sotto di lui. Sento che mi vuole ancora. Si muove lentamente sopra di me.
Le mani sui suoi capelli. Li stringo. Gli mordo un orecchio. Un gemito. Un altro, quello mio questa volta quando la sua bocca aperta si posa sul mio seno. Inarco la schiena per aumentare il contatto bocca capezzolo. Succhia duro Edward. Non è delicato. Morde al limite del dolore.
"Bella ti voglio ancora. Dimmi che anche tu mi vuoi."
Alza lo sguardo verso di me, aspetta una risposta. Non lo faccio attendere molto, anche se fatico a parlare, sono troppo presa, non credo ai miei occhi e alle mie orecchie.
Lui qui sopra di me a donarmi piacere. Come nei miei sogni. Troppo bello per essere vero.
Cerco di ignorare questi pensieri. Mi forzo di rispondere alle sue suppliche, è immobile in attesa di una risposta.
"Sono qui per te Edward "
" Ti ho sempre voluto. Ti voglio ora".
Cambia espressione, mi fissa serio.
"Amore tu non sai da quanto tempo ho aspettato questo momento. Da quanto tempo ho aspettato una donna come te" un bacio disperato sulla bocca.
Scende Edward con il viso. Una scia di baci sul mio ventre e continua a scendere. Arriva con le labbra sulla mia eccitazione e si ferma. La sua lingua solo si muove. Mi penetra. Bagnata, dura e calda. Questa è una cosa nuova per me. Tutto è nuovo.
Sono sua e solo sua. Lo lascio fare. E' tutto così naturale che anche quel leggero imbarazzo mi abbandona e gemo. Non resisto. Mi sta donando un piacere immenso. Sta giocando con me. Mi fissa e i suoi occhi sorridono compiaciuti.
"Sei bellissima quando arrossisci Isabella"
Si avvicina a me di nuovo. Prendo la sua erezione in mano e inizio a muoverla lentamente. Stringo e lo sento gemere sul collo.
Le sue dita dentro di me ora.
A donarmi piacere, ancora. Gemiti sulle nostre bocche, il suo alito caldo mescolato al mio.
Continuiamo così fino a che Edward ritorna nella posizione iniziale, sopra di me.
"Ti voglio. Ti voglio. Voglio entrare dentro di te" un ordine sussurrato.
"Prendimi allora" la mia voce esce flebile "Sono tua" e lo sento entrare appena ...e fermarsi.
"Non sono sicuro di riuscire ad essere gentile ora, ho voglia di prenderti e non riesco a controllarmi" non si muove ancora rimane così a fissarmi, ma i suoi occhi sono gentili e dolci.
Capisco la sua fretta, la sua premura. E' quello che sento io. Sono eccitata al limite.
"Ti prego prendimi" e mi penetra forte e duro.
Ci muoviamo insieme, sempre di più. Un ruggito a fior di labbra, le lingue a sfiorarsi dentro e fuori dalla bocca. Spinte e gemiti. Due corpi uniti a formarne uno solo. Il nostro amore a fondersi. La nostra voglia al culmine, alla cima...... voliamo in alto, insieme.
Ci stringiamo forte, in un abbraccio possente. Quelle braccia lunghe con il quale riesce ad avvolgermi tutta. Mi protegge. Mi ama. Mi vuole.
Esausti ci corichiamo su di un fianco, le gambe mischiate arrotolate insieme.
Mi accarezza i capelli, mi bacia la fronte. Gli accarezzo un braccio e la schiena.
Altri sussurri, altre parole lente e dolci. Ci riassopiamo, ci teniamo stretti.
Rimaniamo in questa posizione non so per quanto tempo.
Finchè sento qualcosa di caldo e umido sulle labbra. Sembra un bacio, è un bacio.
Ancora un altro "Bella, amore, svegliati, è ora di alzarci, credo che Alice e Beth ci stiano aspettando per colazione" lo stringo forte a me.
E' la prima volta in vita mia che mi sveglio vicino ad uomo.
Mi piace, se poi quell'uomo è Edward. Il mio Edward.
"Ho sonno, ma hai ragione tesoro. E' meglio prepararci e poi oggi abbiamo diverse cose da fare, dobbiamo finire i preparativi per la partenza di domani sera"
"Vado a sistermarmi nella mia camera, non metterci molto, ti aspetto di sopra, ti va di scendere assieme a me? Aspettami farò in un attimo. Prima di uscire però vorrei mostrarti qualcosa, se ti va?"
"Edward, certo che mi va. Forse ancora non sai quanto io sia curiosa. Se mi dici così non resisto. Dove mi vuoi portare?" scatto in ginocchio sul letto, coprendomi con il solo lenzuolo.
Edward è già in piedi con la camicia addosso.
"Non ti dico niente. Lo vedrai. E' una sorpresa. Non ti dico niente, donna curiosa"
Gli tiro un cuscino , lo afferra al volo. Mi guarda divertito.
"Bene, bene, bene. Noto con piacere che abbiamo ancora molta energia e voglia di giocare, mia piccola curiosona. Dovrò ricordarmi sta sera di stancarti un po' di più"
Si avvicina e cerca di prendermi. Vuole giocare.
Gli lancio un altro cuscino "AHAHAAH Prova a prendermi, se ci riesci"
Mi blocca in un istante. Mi trattiene con le braccia, mi solleva come se fossi una piuma. Mi gira e mi porta velocemente verso il letto
"Piccola monella, vedo che non hai proprio capito con chi hai a che fare" mi butta sul letto ed inizia a farmi il solletico.
Senza pensarci molto sposto il lenzuolo nel quale sono ancora avvolta. Il mio corpo nudo completamente esposto.
Lo vedo sgranare gli occhi.
"Ti piace guardarmi Edward?" lo sento deglutire rumorosamente e rimanere in silenzio, rapito.
"Sei una piccola impertinente, ti piace provocarmi vero?"
Lo vedo togliersi la camicia nuovamente .
"Faremo tardi ma non importa, tu mi provochi Swan e non resisto."
Inizio a ridere maliziosa, e mai mi era capitato nella mia vita "Cosa aspetta Edward Masen? Voglio proprio vedere cos'altro pensa di fare?"
Due occhi mi fissano pieni di ardore, mi guardano come se fossi l'aria, come se nulla fosse intorno a noi....... continua a parlarmi con gli occhi come quando non riusciva a parlare....
Si avventa con le mani sui miei seni e con la bocca affonda nel mio collo.
Brividi di piacere invadono subito il mio corpo. Mi sento già bagnata e pronta per lui.
Ansimiamo furiosamente. Le nostre fronti a contatto.
All'improvviso mi afferra e mi ritrovo seduta sopra di lui.
"Vediamo cosa sai fare mia piccola gattina" inizio a dondolare sopra di lui.
Seduti una di fronte all'altro. Profondi baci a scandire il dondolio. Le sue mani sulle mie natiche a darmi il ritmo. Lo sento in profondità ad ogni movimento.
"Isabella, sei una donna dalle mille sorprese"
"Quando sono con te .... mi sento senza freni"
"Ti amo bambolina, ti prego non ti fermare, fammi morire qui sulle tue labbra"
Ancora qualche movimento e lo sento pulsare e gemere ad occhi chiusi.
"Ed.. .wa aaaaa..rd....." Lo raggiungo in un attimo anche io e stremata mi appoggio alle sue spalle sode.
Cerchiamo di riprendere il respiro regolare. Siamo senza fiato.
Ci sdraiamo nuovamente sul letto. Per poco però.
Edward si alza, mi bacia e scappa in camera sua.
Scendiamo le scale insieme, i nostri passi sono attuttiti dal tappetto rosso che ricopre i gradini. Sentiamo ridere e parlottare di sotto. Una voce, anzi delle voci che ho già sentito, che mi sono famigliari.
Edward mi porge la mano e mi guarda. Mi trascina di corsa giù per le scale.
"E' questa la sorpresa di cui parlavi amore?"
"Veramente no...... questa è una sorpresa anche per me....."
Entriamo nel salone da pranzo sono le 9,30 del mattino e troviamo vicino al lungo e prezioso tavolo diverse persone che conosciamo.
POV EDWARD
Cerco di vestirmi e risistemarmi in fretta. Mi guardo allo specchio cercando di sistemare i capelli con le dita. Sono estasiato ma anche preoccupato.
Isabella è riuscita a farmi dimenticare per un po' i miei problemi, l'indagine e il pericolo che stiamo correndo in questo momento. Quello che non le ho detto. Non voglio turbarla, non ancora, al momento è tutto sotto controllo. Tanto finchè sta vicino a me non corre nessun pericolo. Poi partendo per Tampa, le cose miglioreranno. Potrebbe sembra che stiamo scappando, ma non è esattamente così. E' una trasferta momentanea. Fino a che non si calmeranno le acque. Penseranno a tutto loro. Io dovrò solo pensare a tenere al sicuro lei, l'angelo della mia vita.
E' stata una notte curiosa, come anche la mattina.
Ho il cuore che mi scoppia.
Abbiamo appena iniziato a conoscerci e quello che vedo mi piace da impazzire.
Le sue mani su di me. I baci. Come mi guarda, come mi provoca. Non potrò mai più fare a meno di lei. Mi sento completo e questa notte è stata indimenticabile e unica.
Come ho potuto solo pensare di starle lontana. Come ho potuto credere che stare separati fosse la cosa migliore per noi.
Avrebbe sofferto inutilmente. Ed anche io.
Il solo pensiero di trovarmi lontano da lei mi distrugge.
Ci saremmo annientati a vicenda. Ho visto come era distrutta la sera che mi ha trovato con Rosalie in stanza. Per fortuna mi ha creduto. E se non fosse stato così?
Ho rischiato di perderla e questo non deve più succedere. Spero solo che le basti quello che ho da offrirle senza sapere cosa faccio realmente.
Mi allaccio le scarpe e guardo fuori dalla finesta della mia stanza.
Oggi è la giornata giusta per uscire un po' e ultimare i preparativi per il nostro viaggio.
Prima però voglio mostrare la casa ad Isabella.
Voglio che conosca tutto del mio passato. Deve sapere. Con calma le svelerò tutto. Ieri sera ho visto che guardava la foto di Alice, con Jasper e Beth.
Sento bussare alla porta "Edward, sono qui fuori" Isabella mi sta chiamando.
"Entra la porta è aperta" Isabella apre la porta ed intanto mi infilo la giacca del vestito grigio, la prendo per mano ed usciamo.
Mentre scendiamo le scale percepiamo delle voci provenire dalla sala da pranzo.
Non ricordo che Alice mi avesse detto di aspettare ospiti. Riconosco le voci, guardo Isabella e le sorrido, le stringo meglio la mano e la trascino con me di corsa giù per le scale.
"Alice che succede?" dico mentre ci affacciamo nella stanza.
"Edward, Bella ben alzati". Mia sorella ci saluta.
Ci ritroviamo davanti la tavola imbadita e finemente apparecchiata, tipico di Alice.
Beth ci corre incontro abbracciando entrambi.
"Principessa, bel alzata" le sfioro la nuca con un bacio.
"SORPRESA ZIO EDWARD!!"
Per il mio ritorno a casa Alice ha organizzato una colazione a sorpresa, giro lo sguardo nella stanza e scorgo in piedi i miei amici di sempre.
Emmett, Jackson e Rosalie.
Vedo Bella sgranare gli occhi. Lei è più sorpresa di me.
"Ragazzi questa sì che è una sorpresa"
Sono felice come non mai.
Emmett è il primo a parlare "Non sai come siamo contenti di rivederti in piedi, mio caro amico, hai anche una strana luce negli occhi, sta mattina, posso solo immaginare perchè?"
Prende la mano di Bella e si inchina in un baciamano, non tipico di lui, evidentemente voleva fare bella impressione e si rivolge spudoratamente a lei "Buongiorno siete una visione questa mattina".
Isabella gli sorride, è leggermente imbarazzata, ma non sembra infastidita "Buongiorno, ma noi ci conosciamo già o sbaglio?"
Interviene Jackson a questo punto "Bella, scusami ma non potevo dirti niente"
"Jackson, sono più sorpresa di vedere te qui, che loro. Vuoi spiegarmi che succede? Anche se credo ormai di averlo intuito".
POV BELLA
Rosalie si avvicina.
Mi sento turbata ora. Che cos'è questo un teatrino?
Alice anche si avvicina a me. Deve aver intuito il disagio che provo.
"Isabella, fidati di noi, ti prego. Capisco che ti senti confusa, ma non l'abbiamo fatto per prenderti in giro." pronuncia dispiaciuta.
"Non ti preoccupare Alice. Tuo fratello mi ha spiegato molto chiaramente che non può rivelarmi nulla. Mi sento un po' stupita, tutto qui. Ma non sono arrabbiata, con nessuno di voi, tanto meno con te Rosalie. Certo che per non essere una vera infermiera non te la cavi male" mi giro verso di lei regalandole un sorriso.
"Lascia che ti chieda scusa Bella, anche per quella sera che hai trovato Edward e me in camera, mi è dispiaciuto tanto che tu ti sia arrabbiata, ma da quello che vedo mi pare che non ci sia voluto molto a capirvi, lascia che ti dica che sono molto felice, per tutti e due. Edward si merita una donna come te nella sua vita" finisce il suo discorso abbracciandomi come se fosse una mia vecchia amica.
Ricambio il suo abbraccio, Rosalie mi è sempre piaciuta in verità per la sua grinta e la sua velata dolcezza.
Beth mi prende per mano e mi accompagna a tavola vicino a lei. Edward ci segue e allontana la sedia invitandomi a sedere, appoggia le sue mani sulle mie spalle e le stringe leggermente, aprendo poi la mano destra per lasciarmi una carezza sulla schiena.
Questo gesto intimo mi riempie di brividi, mi fa sentire a casa, amata e voluta.
Ci accomodiamo al tavolo tutti insieme e Jackson inizia a parlare rivolgendosi ad Alice.
"Mia cara Alice noto con piacere che anche tu ti sei ripresa dal tuo incidente, sarai pronta adesso a deciderti e darmi una risposta, oggi non mi puoi dire di no. Domani partirete e non ti potrò vedere per un bel po' di tempo, so che sei libera, me lo ha detto Beth, per cui vorrei che mi concedessi l'onore di passare questa splendida giornata di sole con te."
Osservo prima lui e poi Alice.
Ma cosa sta succedendo? E' la prima volta in vita mia che assisto ad una richiesta di appuntamento davanti a tutti, intorno ad una tavola.......... certo che Jackson è proprio un uomo particolare.
Non conoscevo questo suo lato così deciso, forse anche poco rispettoso nei confronti del suo interlocutore, visto che Alice è rimasta con la forchetta a mezz'aria..... probabilmente nemmeno lei si aspettava una tal intraprendenza.
La stanza si riempie subito di voci e di risate.... si sente che sono circondata da persone che si vogliono bene.
"Bella sei pronta? Ti voglio mostrare una cosa prima di uscire, ricordi? Me lo avevi promesso!"
Edward mi porge la mano e vuole che lo segua da qualche parte, ma non so esattamente dove. Mi precede e ridacchia con quel suo sorriso storto.
Percorriamo tutto il corridoio, quadri appesi ai muri, ritratti, paesaggi per poi fermarci di fronte ad una porta chiusa.
Edward la apre e mi fa accomodare "Prego Amore, prima tu".
La luce del sole mi abbaglia. Non vedo nulla. Sento dietro di me la porta richiudersi a chiave, mi volto di scatto e vedo Edward infilarsi la chiave nella tasca dei pantaloni.
"Ma che succede?"
"Nulla, non voglio che nessuno ci disturbi"
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curioso...vorrei capire sto intreccio, ma non ci riesco. Molto bene. Capitolone ricco...attendo di capire i risvolti della faccenda...non facile da sbrogliare sta matassa. Grande Geo <3
RispondiEliminaoddio non so se riuscirò a sbrogliarla la matassa......si conoscono tutti i personaggi perchè Edward lavora con loro..... ma verrà fuori...... almeno credo.....
Eliminagrazie ogni tuo commento è sempre graditissimo
andrèèèèè sei grande!!______nn vale ci lasci cosi cosa succederà chiusi dentro???? certo devono conoscersi andare via un pò permetterà ai due di approfondire la conoscenza.... anke se credo che si conosono bene sotto quell'aspetto.Domanda ma jasper e morto? perchè bella e in pericolo se nn è ufficialmente la sua donna??? se ti dico che mi fai ingoiare a vuoto mi credi^? baci baci mery
RispondiEliminaMe.... Molto Curisa! ...ma tanto tanto... cosa dovrà mai mostrare alla cara Bella???? mi viene in mente Mister RJ ma non credo che sia lui ahahahahah (perdonami non ho resistito)
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