CAPITOLO 15
POV BELLA
L'aria dal finestrino è pungente, mi scompiglia i capelli, che ho raccolto semplicemente con due fermagli dietro le orecchie. E' bellissimo veder scorrere questo paesaggio bianco e ghiacciato, il sole fa brillare i campi conferendogli quel non so che di magico. Sarà il paesaggio, sarà il vento, il sole, il dondolio del treno, gli anelli che porto al dito, sarà Edward, ma oggi mi sento così felice che ho paura di essere in un sogno e di svegliarmi.
Il fischio del treno mi fa sobbalzare ogni volta, ma mai come quando una mano calda si appoggia sul mio fianco.
Edward ha prenotato una carrozza in prima classe, i sedili sono confortevoli e lui si comporta da vero gentiluomo. Ha pensato a tutto. Mi avvicino e porto la mano sinistra dietro la sua nuca, proprio lì, dove scostando un po' i capelli spunta quella piccola e meravigliosa imperfezione della pelle color nocciola. Proprio lì dove la mia bocca si è posata infinite volte nelle notti passate. Quel punto, quel neo che lo identifica così bene , il mio uomo. Il mio "finto marito".
Dopo la discussione nella stanza del piano e dopo aver passato la giornata insieme ai nostri amici e a mia madre, che non potevo non salutare visto che per un periodo non ben delineato, staremo lontane, ci siamo ritrovati da soli nella sua camera. Mi ha trascinato di sopra con una scusa, quella di preparare i bagagli ed è lì che è successo tutto.
Edward mi fa accomodare sulla poltrona, pregandomi di chiudere gli occhi.
"Isabella non li aprire, ti vedo. Non sbirciare."
"Va bene. Va bene. Non fare scherzi stupidi però!"
"Dai per favore, ti chiedo solo questo."
"Sbrigati Edward. Conto fino a dieci e poi li apro"
"Non fare la bambina. Tienili chiusi o mi costringerai a bendarti, provocante dolce bambolina"
"UUUUHHhh non mi tentare con ste parole che ti prendo alla lettera, li apro!"
"Noooooooo ti prego, dai!!!!"
"Uno.........Due..........Tre..........Quattro........."
Mentre discutiamo come due ragazzini sento aprire e chiudere cassetti, rovistare tra gli abiti e rumori non ben definiti. Non capisco, però mi diverto da morire.
"Edward allora???? Mi sto addormentando! Se cado dalla poltrona almeno portami nel letto ok??"
"Oh nel letto ti ci porto di sicuro!!!! Avevi dei dubbi????"
".... e ...... DIECI! " e apro gli occhi.
Me lo trovo davanti, fermo a fissarmi, con quello sguardo sornione e leggermente imbarazzato.
Tiene una mano dietro la schiena e l'altra lungo il fianco.
"Allora? Che c'è? Che hai da fissare tanto???"
Sorride imbarazzato portandosi una mano ai capelli.
"Cosa nascodi dietro la schiena???"
"Isabella ora taci un attimo e fammi parlare.....mm mm ti prego" Dice schiarendosi la voce.
OH!
Rimango paralizzata di fronte a lui, per fortuna mia sono seduta, mi prende la mano ed inizia timidamente a parlare inginocchiandosi davanti a me.
"Questa mattina quando sei andata via e sono rimasto da solo..."
"ED..... lo so che non avrei dovuto......"
"Bella ti prego .... non mi interrompere, per favore, te lo chiedo per favore"
Lo guardo passandomi le dita sulle labbra e una mano sul cuore..... giurando!
"Quello che voglio dire, quello che cerco di spiegarti, è che ho veramente avuto il terrore di perderti, ho ricordato la mia vita prima di conoscerti ed ho immaginato un futuro senza di te, e mi è apparso il buio. Il nulla. Senza di te non sono niente.
Per questo ho bisogno più che mai di dirti quanto io ti ami, quanto voglia costruire la mia vita insieme a te.
Per questo, amore, sono qui in ginocchio davanti a te, sono qui per chiederti di sposarmi!
Lo so ho parlato troppo, ma ti prego dimmi cosa ne pensi tu? Dimmi di sì!"
Lo fisso mentre parla non credo a quello che mi sta chiedendo, nel senso che rimango imbabolata, mi sta facendo la dichiarazione, si sta esponendo e io rimango impassibile.
"Bella....."
"Ed...."
"Lo so sembra una cosa avventata, ma visto che tanto dovrai indossare un anello, ho pensato che ..... che mi piacerebbe fosse vero, mi piacerebbe che tu diventassi mia moglie, non solo per finta, ma nella realtà".
E mi porge un anello, un solitario in oro giallo sormontato da un brillante.
"Bella??? Vuoi sposarmi o no?"
Continuo a rimanere in silenzio, incredula.
"Ti prego rispondimi. Hai bisogno di pensarci? Voglio che ti senta libera di rispondermi con calma, ma è quello che provo e non potevo più tenerlo solo per me e...."
Non gli lascio finire la frase, perchè è così tenero e seduttivo che l'unica cosa che mi rimane da fare è avvicinarmi a lui e baciarlo.
"E' un sì?"
"Sì. E' un sì"
Quello che succede dopo potrebbe sembrare da manuale, ma niente è mai scontato con Edward.
Ci lasciamo travolgere da un lungo bacio, poi si blocca a guardarmi con un sopracciglio alzato e il sorriso sulle labbra, divertito, soddisfatto.
"Che c'è?"
Mi solleva la mano e guarda l'anello di fidanzamento e porta distrattamente l'altra mano nella tasca dei suoi pantolini.
"Manca ancora una cosa, un dettaglio!"
"Questo!" e mi infila all'anulare un altro anello, una fede d'oro sta volta.
"Per il nostro travestimento Madame Melker"
Ridiamo tutti e due felici. Sembra un gioco.
"Ora sì che possiamo dire di essere ufficialmente sposati!"
Mi toglie il fiato però, perchè mi solleva e mi stende sul suo letto questa volta.
Mi stringe forte, molto forte e passa le sue mani su tutto il mio corpo. Come se tracciasse dei confini, come se segnasse il suo territorio.
Mi stritola e questa sensazione mi lascia senza fiato in tutti i sensi.
Continuiamo ad accarezzarci entrambi, incuranti del fatto di essere completamente vestiti. Le nostre mani scorrono pesanti e lente, la sensazione di calore è immediata. Edward si stende completamente su di me, posiziona la sua eccitazione al centro esatto della mia e i nostri movimenti diventano subito regolari. Non abbiamo tempo di svestirci, rimaniamo così, quasi come una tortura, perchè lo vorrei dentro di me, il bisogno è immediato, senza tanti preamboli, l'eccitazione è già alle stelle e vorrei che questi abiti si sciogliessero con il nostro calore, vorrei che si dissolvessero. Ma non sono in grado di farlo perchè non voglio che si sposti da me. Spinge Edward, spinge il suo sesso duro, lo struscia nel punto esatto del mio piacere, capisco che anche per lui è una priorità, che non può lasciarmi andare. La sua bocca sulla mia, languida morbida, le lingue bagnate che si incontrano.
"Amore non resisto più...... ma non voglio allontanarmi da te" mi sussurra disperamente in un orecchio.
Continua a colpire Edward, violentemente, come se volesse distruggere la stoffa che ci separa. Così continuiamo, indifferenti, ma attenti a tutte le sensazioni che i nostri corpi uniti ci regalano.
Con le sue lunghe dita riesce a prendere il lembo della mia camica da sotto la gonna, lo fa scivolare fuori, infilando sotto una mano e afferra con urgenza un capezzolo, il movimento mi fa uscire dalla bocca un gemito e il piacere è talmente intenso che mi scuote da questa situazione di apparente immobilità da spingermi a portare le mani proprio dove lui sta spingendo. Mi ritrovo ad accarezzare e a stringere la sua evidente erezione da sopra i pantaloni e sento i suoi denti mordermi il collo. Mi ritrovo a questo punto scossa da spasmi di piacere che avvolgono tutto il mio corpo ed esplodo in un orgasmo fortissimo ed intenso.
"Bella guardami, sei stupenda .... ti voglio nuda sotto di me, adesso..... ti voglio così per tutta la notte nel mio letto!"
A questo punto ci liberiamo velocemente dei vestiti, non resistiamo veramente più, e io ho bisogno del suo calore, quello della sua pelle, del suo odore, di sentire con le mie mani la peluria del suo corpo sodo.
"Sei bellissimo....." con le mani mi trattiene per i glutei e con movimenti lenti, secchi e cadenzati mi penetra.
Ad ogni spinta un gemito, arriva in fondo ad ogni contatto del mio clitoride con il suo pube un fremito. Spinte lunghe, dapprima lente a braccia tese di fianco alla mia testa, poi il ritmo aumenta con colpi profondi e un po' più veloci, mentre avvicina la bocca alla mia, le lingue a leccarsi a sfiorarsi con lo stesso ritmo del bacino.
Mi alza una gamba sulla sua spalla, riuscendo così ad affondare meglio, questo nuovo contatto mi provoca dei brividi per tutto il corpo soprattutto in basso "Bella....... sto per venire...... scusa..... non... rie..sco a ... fermar...mii! Godo da im.. pa..zzi..re!"
"Amore ti.... prego .... non .... ti fer...ma..ree!" Non ragiono più sento solo un gran calore "Sìììì cosììì ...... Ahaahah!" E lo sento duro e forte, esplodere e pulsare dentro di me..... e io con lui..... non resisto più .... mi lascio andare anche io..... mi stavo trattenendo.... volevo aspettarlo.....!
"Sei bellissima....."
"Sei bravissimo...."
Rimane dentro di me e rilassa completamente il suo corpo sopra il mio, appoggiando la fronte sulla mia spalla, cerchiamo tutti e due di riportare il respiro ad una situazione normale. Siamo sudati e bagnati. Leggermente indolenziti.
"Non riesco a controllare la mia voglia di te, vorrei rimanere in questa posizione sempre, non voglio uscire, voglio rimanere dentro di te..... dici che riusciremo ad arrivare a Tampa così??"
Scoppio in una risata "Ci potremmo provare....non sono sicura che sia fattibile, ma se vuoi ci proviamo aahhaha.... se pensi che sia il caso...."
"Proviamo ad arrivare al bagno, sperimentiamo, dai ahahhah!"
"Ahi!" Come mi solleva da letto mi tira una sculacciata secca.
"AHAAH Zitta, mi piace un casino, sei bella soda! Appena posso te lo prendo a morsi"
"Oddio Edward....."
Entriamo nella vasca e apriamo l'acqua, non so come riusciamo a rimanere incollati così........
******
Abbiamo ancora qualche ora prima che la nave salpi, per cui abbiamo tutto il tempo necessario per fare le cose con calma.
Alice è nell'altro vagone, quello di fianco al nostro. Con lei ci sono Beth e Jackson.
Jackson dopo il pomeriggio passato con lei, non si è sentito di lasciarle partire senza di lui.
Così si è offerto di accompagnarle. Anche perchè per il momento facciamo finta di non conoscerci. Lo abbiamo spiegato bene anche a Beth, è una bambina perspicace ed intelligente ed ha capito in fretta.
Edward ieri pomeriggio mi ha spiegato che Jasper, il marito di Alice, morì quattro anni fa, in un terribile incidente a cavallo. Alice rimase quindi vedova dopo pochi anni di matrimonio con una bambina piccola e che lui l'aiutò in tutto e per tutto, in particolare con Beth, che considera quasi una figlia più che una nipote.
Mi confida anche che Jackson, da sempre infatuato di Alice, ogni qualvolta ritornava a Chicago, cercava di stare vicino a lei, a loro, ma che Alice, nonostante ricambiasse l'affetto per lui, lo vedeva sempre e solo come un amico.
Solo negli ultimi mesi, da poco prima che Edward entrasse in coma, si erano avvicinati di più ed Alice aveva iniziato ad accettare le sue avances.
Ora è sicuro che dopo questo viaggio, ci saranno delle novità e non da poco.
Arriviamo velocemente al porto e dopo aver effettuato le procedure d'imbarco. Ci ritroviamo insieme a tutti i passeggeri sul ponte.
Sono un po' intimorata. E' la prima volta che salgo su di una nave, di queste dimensioni poi. Ma quello che mi eccita di più e che passerò tutto questo tempo in compagnia di Edward! Oh no ..... di Edmund! Non ci sbagliamo.
Edward si accorge della mia agitazione, mi prende la mano, se la porta alla bocca e vi ci posa un bacio, mentre la nave salpa e lascia il porto di New York.
"Stai tranquilla, ci divertiremo. Sta sera ci sarà una festa di apertura, un ballo, vedrai..... sarà qualcosa di principesco, per la mia Principessa Isabelle questo ed altro."
"Ora andiamo in cambina a sistemarci e a rilassarci, faccio portare anche uno spuntino che dici? Dopo se ti va possiamo andare a fare un giro per i vari saloni, fa freddo qui fuori."
Tra la folla scorgo Jackson tenere con una mano Beth e l'altra il braccio di Alice.
Guardo Edward, anche lui assiste alla scena, mi guarda e mi sorride "Andiamo, dopo parleremo con loro. La nostra cabina è nel corridoio poco distante dalla loro."
"Il Capitano Merrill Stubing con il suo staff ci aspetta verso le 18 per il cocktail di benvenuto!"
"Da come ne parli sembra che tu lo conosca?"
"E' così infatti..... lui sa tutto Bella, anche Alice lo conosce."
"Ovvio, che stupida. Non è la prima volta che salite su questa nave voi".
"Andiamo ora, ho voglia di mia moglie".