.....a volte la vita ti riserva delle sorprese inaspettate..... a volte bisogna non solo riconoscerle ma anche saperle cogliere!
L'UOMO MISTERIOSO

venerdì 16 dicembre 2011
CAPITOLO 11
CAPITOLO 11
EDWARD POV
Rosalie è entrata nella mia stanza. E' sera tardi ormai, il suo turno dovrebbe essere finito.
Mi fissa, mi scruta. Sembra quasi arrabbiata.
Lo so. Lo so. So già quello che mi vuole dire.
"Rosalie, ti prego!!"
"Edward, cosa ti devo dire. Tu sai benissimo che rischi stai e stiamo correndo tutti. Abbiamo capito che Isabella per te è importante, soprattutto per quello che hai passato in questi ultimi tempi. .." cerco di fermarla, non ho voglia di sentire la sua predica.
"Rosalie, ti prego io......!"
Lei continua a parlare nonostante abbia chiaramente capito dalla mia espressione che non mi va di dovermi giustificare per quello che ho fatto.
"...... lascia almeno che ti dia un consiglio per come ti stai comportando con lei.
Qui non c'è in gioco solo la tua vita e l'indagine. E' un anno che stiamo lavorando a questo progetto e rischiamo di far saltare tutto per la tua leggerezza."
"LO SO! DANNAZIONE!"
Alzo senza accorgemene il tono della voce. Non mi piace che si metta in dubbio la mia professionalità. Ho rischiato di morire, sono rimasto in coma, ho perso la memoria. Fortunatamente le cose hanno preso una piega positiva, sto risolvendo tutto molto in fretta. Cerco di riprendere il controllo.
Rosalie si avvicina e mi appoggia le mani sulle spalle, mi attira a sè, mi abbraccia e mi parla.
"Ho avuto... abbiamo avuto tutti paura per te! Adesso che ti sei svegliato e che sei tornato tra noi non voglio rischiare di perderti ancora. "
Allenta il suo abbraccio e continua a parlare.
Rimane seduta sul letto accanto a me, tenendomi le mani tra le sue.
"Anche Alice è stata ricoverata qui in ospedale recentemente, niente di grave, stai tranquillo. E' rimasta qui solo un paio di giorni, è stata colpita da una pallottola durante un'incursione, un regolamento di conti tra bande, e lei era nei paraggi. E' arrivata in stato di shock, ma poi tutto si è risolto ed è tornata alla normalità. E' a casa ora. Io ed Emmet siamo riusciti a tanquillizzarla, le abbiamo spiegato tutto. Desiderava come non mai venire a vederti e a salutarti, ma ovviamente abbiamo dovuto impedirglielo.
Le abbiamo raccontato che qui eri già in buone mani, mio caro, e che c'era una bella infermiera a prendersi cura di te. Eh! Eh! Bravo Edward!"
"Bene, mi sono persa qualcosa?"
Bella è davanti alla porta, una mano ancora sulla maniglia, ci guarda con aria interrogativa.
Non sappiamo ancora io e Rosalie che cosa lei abbia sentito della nostra conversazione o cosa si stia domandando considerata la vicinanza mia e di Rosalie.
"Isabella....." Rosalie si alza dal letto, si nota dell'imbarazzo nella sua voce, poi si volta verso di me e mi guarda negli occhi, non sa cosa dire, così intervengo io.
"Da quanto tempo sei lì, cosa hai sentito?"
"Quel che basta!"
"Cosa fai qui a quest'ora Bella è tardi, non dovresti essere a cena con Jacob?" Cerco di temporeggiare, voglio capire cosa sa e cosa ha sentito.
Mi guarda in un modo che non le ho mai visto fare con me .... un misto tra l'infuriato e l'incredulo.
"Come posso notare, non mi aspettavate. E' ovvio...."
Anche lei non si sbilancia, non fa domande precise, ha paura di sentire quello che pensa di aver intuito.
Non so cosa fare. Per la prima volta in vita mia, non so cosa fare.
La donna che desidero più di ogni altra cosa al mondo è lì impalata davanti alla porta e mi chiede spiegazioni.....
Abbasso lo sguardo..... sento Rosalie muoversi tentando di uscire, Bella si sposta e le lascia libero il passaggio.
"Rosalie con te parliamo dopo, adesso lasciaci soli" sbotta all'improvviso.
Bella entra e chiude la porta dietro di sè. Non parla aspetta che sia io a farlo.
Mi siedo sulla sedia a rotelle e lentamente nel più profondo silenzio mi avvicino alla finestra, dandole le spalle.
Dovrei dirle la verità. Questa sarebbe l'unica cosa giusta da fare.
Non la cosa migliore però.
Raccontarle tutto vorrebbe dire metterla in pericolo, ma lasciarle credere di averci provato con Rosalie, significherebbe perderla per sempre.
Fuori da questa finestra il buio, come dentro la mia testa. Fisso il vuoto davanti a me e scorgo la mia immagine riflessa nel vetro...... qualche luce lontana.... gente in movimento.
Vorrei non aver ritrovato la memoria. Vorrei cambiare vita per lei. Ora in questo istante.
Una preghiera sorda proviene dal mio cuore. Sarebbe bello con un battito di ciglia cambiare tutto.
Invece sono qui fermo ad un bivio. Ancora non posso lasciare l'ospedale visto che le mie gambe non hanno ancora deciso di muoversi da sole.
Per andare dove poi?
Io non mi voglio allontanare da lei. Lei che per tutto questo tempo mi è stata di conforto e di sostegno. Lei di cui mi sono innamorato quando ancora ero sospeso nel limbo.
Ad un tratto, in un lampo, capisco che cosa devo fare.
POV BELLA
Ferma davanti ai vetri della sua stanza, vedo Rosalie abbracciarlo e stringerlo. Sono sbigottita. Non capisco. Credo di avere le allucinazioni.
Non sento cosa si stanno dicendo, ma vedo lei parlare intensamente, sono ancora vicini, gli tiene le mani.
Non credo ai miei occhi. Cosa succede? Non capisco più niente.
Senza riflettere apro la porta, sento la risata di Rosalie, vedo lui sorriderle imbarazzato .... credo di aver sentito qualcosa tipo "bella.... infermiera....... a prendersi cura di te, risatine..... Bravo Edward".....
Non riesco più stare zitta....
"Mi sono persa qualcosa?"
Si stavano prendendo gioco di me?
"Da quanto tempo sei lì, cosa hai sentito?"
"Quel che basta!"
"Cosa fai qui a quest'ora Bella è tardi, non dovresti essere a cena con Jacob?"
Sono sbigottita, mi sento catapultata in un'altra dimensione.
NON CAPISCO PIU' NIENTE.
"Come posso notare, non mi aspettavate. E' ovvio...."
Mi fissa spaventato Anthony, è agitato, è nervoso.
Ancora si tortura le mani. Ancora le porta ai capelli.
Rosalie tenta di uscire dalla stanza..... mi deve delle spiegazioni anche lei.
"Rosalie con te parliamo dopo, adesso lasciaci soli"
Non una parola, mi guarda anche lei, spaventata.
La faccio passare e chiudo la porta.
Rimaniamo io e lui. SOLI.
Vorrei urlare. Dentro di me vorrei urlare.
E lo faccio. In silenzio. URLO! IMPLORO DI SBAGLIARMI.
Eppure ho visto bene....
Immagini nella mia mente ritornano dal passato, nemmeno tanto lontano. Pochi mesi fa. Sei mesi fa per l'esattezza.
James. L'altra. Pensavo di amarlo. Pensavo di essere amata.
Mi sbagliavo. Allora come adesso.
Le sue spiegazioni, mesi di bugie. La sua doppia vita a Saint Louis.
Credevo di aver trovato l'uomo della mia vita, anche se non andavamo d'accordo io ci tenevo. Ci avevo creduto. Credevo in un futuro con lui. Invece lo trovo con un'altra nel letto.
* * *
James mi disse che non sarebbe tornato quel fine settimana a Chicago e che sarebbe rimasto a Saint Louis dai suoi genitori, così pensai di fargli una sorpresa, andando da lui. Ma la sorpresa la fece lui a me.
* * *
E adesso. Penso di fare una sorpresa ad Anthony, credo gli faccia piacere vedermi tornare, anche se non dovrei essere qui ed ecco che...
Mi ha confidato che non era contento di sapermi a cena con Jacob, torno e lo trovo tra le braccia di Rosalie.
Ancora. Di nuovo. Possibile che io non riesca a capire chi mi ritrovo accanto?
Mi sento morire. Questa volta no. Questa volta non riuscirei a sopportarlo.
Non riesco a parlare.
Anthony anche lui in silenzio. Scende dal letto e con la sedia a rotelle si spinge fino alla finestra, dandomi le spalle. So che sta pensando a cosa dirmi, probabilmente a quale scusa aggrapparsi. O forse no!
Non sono sicura di voler sentire. Preferisco forse non sapere?
Non capisco. Continua a non capire. Il mio cuore si è fermato, ogni tanto sento un movimento nel petto, ma tutto sembra tranne un battito, pulsa in modo irregolare.
Eppure ho creduto, questa volta mi sembrava.... tutto diverso!
Con lui mi sembrava tutto "perfetto".
Le cose che mi ha detto poche ore fa? Finte?
Tutto finto? Si è divertito? Si sono divertiti insieme a prendermi in giro?
E' così "bello" spezzare il cuore delle persone? Farle soffrire?
Per cosa, per un bacio? Alla fine .... no non è per quello.... è per le sue parole. Bugiardo!
Sguardo falso ed ingannevole!
Si volta Anthony. Si gira verso di me. E mi fissa. Ha l'aria decisa. Almeno spero che sia sincero. Il mio cuore ora corre veloce, un cavallo al galoppo.
"Isabella scusami"
"Anth..."..... "Ti prego fammi parlare, ti voglio spiegare"
"Non sono sicura di volerti ascoltare"
"Ti prego Bella"
"A cosa ho avuto il piacere di assistere prima?" "Tu chi sei?"
" Vi siete divertiti alle mie spalle?"
"Non dire questo Isabella, lascia che ti spieghi!"
"Cosa mi devi spiegare, come e quanto tu mi abbia preso in giro in questi giorni? Le bugie che mi hai raccontato? Questo mi vuoi spiegare e Anthony?"
"Anthony poi.... nemmeno so come ti chiami, nemmeno so chi sei?
Farei meglio ad andarmene e a lasciarti qui, cosa dovrei fare ascoltare le tue menzogne?"
Gli urlo in faccia, non riesco a trattenermi e la mia mano vola verso il suo volto. Ma prima di fermarsi sulla sua guancia, si blocca, qualcuno mi afferra il polso e mi blocca.
Anthony.
Non si aspettava una sfuriata dal genere da me, credo, perchè mi guarda, con gli occhi grandi, spaventati e cupi, ma decisi.
E' la prima volta in vita mia che tento di colpire qualcuno.
Nemmeno con James lo avevo fatto.
La sua presa sul mio polso è forte ma delicata, mi stringe ma non mi fa male. Rimaniamo così sospesi, fermi immobili, a fissarci. Io respiro a fatica, ho l'affanno, la rabbia si è impossessata di me, sono fuori controllo.
Continua a fissarmi e dalla sua bocca escono solo parole leggere, ovattate, cerca di calmarmi, di riportarmi alla realtà, vuole che io lo ascolti.
"Isabella ti supplico, lasciami spiegare, non te ne andare, sei tutto quello che voglio, sei tutto per me, non posso vivere senza di te. Dimmi che mi ascolterai, devi fidarti di me. Ti prego siediti sulle mie ginocchia, ho bisogno di sentirti vicina, ho bisogno di toccarti. Ti prego non andare via."
Gli occhi lucidi, di entrambi, le nostre fronti a sfiorarsi....
"Ti prego, permettimi di spiegarti".
Lo accontento, voglio fidarmi, lui non è James, continuo a ripetermelo.... lo so. Senza parlare mi siedo su di lui e lo abbraccio.
Affonda il suo volto nell'incavo del mio collo e scoppia in singhiozzi. Anthony, mi spiazza, come sempre in questi giorni.
...... e capisco..... capisco che ha ricordato il suo passato, ne sono sicura, anche se ancora non me lo dice. Ho paura adesso.
Ora sono io che ho paura di perderlo.
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lettooo...tu scrivi esattamente descrivendo i pensieri...rincorri le parole...torni indietro...pensi una cosa e poi l'esatto contrario....ti affanni e poi ti blocchi...un po' come cosmoplis per intenderci. Segui il flusso dei pensieri che solitamente non hanno un ordine prestabilito....si vive nella testa di lei insomma....si assiste alla scena con i suoi occhi. la scena la si pensa piu' che vederla...oppure entrambe le cose insieme....mi piace.
RispondiEliminagrazie tesoro, lo sai che per me la tua opinione è importantissima....
RispondiEliminabrava Geo, mi è piaciuto. E quoto Fra è come assistere ad un monologo interiore ... la nostra Virginia Woolf!!! Comunque ... mi piace questa prospettiva ...in qualche modo sono tutti e due fragili... e per me questa è una prospettiva differente.... bene .. e poi questo intrigo alle spalle .. lui si fiderà di lei? O manterrà il segreto per tenerla al sicuro?
RispondiEliminama chissà vedremo....
RispondiEliminaE nel capitolo di prima non avevo capito nulla..... :-( Ros non è una spia.... forse è solo l'amico Jackson.....
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