L'UOMO MISTERIOSO

L'UOMO MISTERIOSO

giovedì 8 dicembre 2011

CAPITOLO 9


CAPITOLO 9.

POV BELLA
Mi trovo a qualche metro da lui.
E' seduto sulla sua sedia a rotelle con le braccia e le mani appoggiate ai braccioli. 
Con la punta delle dita tamburella appena appena sulle ruote. 
Ha gli occhi chiusi e il volto leggermente reclinato verso destra. Sembra estasiato.
 Come un musicista rapito dalle note, che suonano solo nella sua mente e che solo lui può sentire.
Sul volto un'espressione tra l'estasiato e il divertito.
Rimango qualche minuto ad osservarlo, rapita! Mi conquista, con queste sue piccole cose. 
Se poi ripenso al modo con cui mi ha baciata!
Forte, potente, deciso. UNICO!
Mi avvicino a lui e a voce bassa, gli prendo una mano e  lo chiamo "Anthony, sei pronto? Scusami ti ho svegliato, ti eri assopito?"
Spalanca gli occhi di scatto, inarcando quelle meravigliose sopracciglia, folte e dorate, mi fissa..... sembra divertito. Oserei dire quasi strafottente!
"Be..lla. So no. Pro nto" Ha aggiunto con fatica altre due parole.
 Gli sorrido. Mi stringe la mano, la intreccia con la sua. Capisco la fatica che sta facendo, si sta sforzando di parlare. Ogni giorni fa dei progressi, piccoli grandi passi. Importantissimi.
"Bene, (amore) iniziamo allora!" 
Cerco di massaggiarlo delicatamente, Anthony ha chiuso gli occhi, come tutte le volte che lo lavo da quando si è svegliato.
Ha delle gambe meravigliose, assolutamente meravigliose. Nonostante l'immobililtà forzata sono piuttosto toniche. Mi piace massaggiarlo. E' un piacere per me, in tutti i sensi. Lo guardo in volto, anche sta volta sembra sognante. Sono più incisiva in certi punti e più delicata in altri......ma lui non si muove. 
"Anthony, senti le mie mani?" Annuisce con la testa senza aprire gli occhi  "Ti sen to" la sua bocca si allunga accennando un sorriso.
"Se premo in questo punto ti faccio male?"
Questa volta scuote la testa e riapre gli occhi "No, sei pe r fe tt a".
Non rispondo e rimaniamo in silenzio per il resto del tempo, andiamo avanti per una mezz'ora. Lo aiuto a sedersi sul lettino.... io in piedi davanti a lui.
Dovrei sentirmi imbarazzata, ma non lo sono. Sono emozionata piuttosto!
Non so bene come dovrei comportarmi. Veramente dovrei parlargli.
Mi ha colta all'improvviso con quel bacio. Mi ha stupita. 
Non ho trovato ancora il momento giusto per affrontare con lui questo discorso, devo dargli una spiegazione per il mio comportamento, devo spiegargli perchè sono fuggita via lasciandolo lì, da solo, senza dirgli niente.
 Non sono abituata a questo tipo di situazioni. Non è che mi capita tutti i giorni di ritrovarmi a baciare un paziente di cui tra l'altro non conosco nulla, nemmeno il suo nome. 
Cerco di non vederla in questo modo. Tra me è lui è diverso. Spero solo che non sia tutto solo nella mia testa.
Non voglio soffrire ancora.
Quando incontri l'uomo sbagliato, come è successo a me, alle volte capita che c'è qualcosa che ti spinge a non voler vedere e a non voler porre fine alla storia.
Ti ostini a voler stare con lui anche se le cose non funzionano. 
Anzi ti intestardisci e cerchi tu di farle funzionare, a discapito dei tuoi sogni, calpestando te stessa e i tuoi reali bisogni, i tuoi sentimenti......
Ti convinci che le cose cambieranno, che lui cambierà e invece non ti accorgi che questo lentamente allontana, perchè ti annulla, ed inconsapevolmente e lentamente ti svuota.
L'essere innamorati qualche volta tira brutti scherzi. Non ti fa pensare in modo razionale.
Ti toglie la lucidità. Sarà questo il bello dell'amore?
Ma quando l'amore per una persona non ti rende felice e non ti completa? 
Bè in questo caso prima ti svegli e meglio è!
Ma l'amore non dovrebbe rendere felici?
Ed ecco che come un lampo tutto è chiaro. Ti accorgi all'improvviso che sei tu e solo tu che puoi cambiare le cose e che da sole non lo faranno. Diventi così padrona della tua vita e smetti di lasciarti vivere ed essere in balia delle persone, dei loro umori e degli eventi. Sei tu che crei tutto, che disfi e rimodelli. Tu che tieni le redini e che comandi. 
Sei tu che scegli quale strada prendere.
Quando arrivi a questa cosapevolezza ti senti forte ed invulnerabile.... come mi sento io adesso. 
Ecco io con Anthony mi sento forte e felice. 
Sono felice quando sono con lui, quando mi occupo di lui, quando mi prende per mano e quando mi osserva con quegli occhi di un colore unico, che solo lui possiede. 
Quando mi bacia.
E' un amore nato in modo strano, lo so, me ne rendo conto.
Tanti non capirebbero. Non conosco nulla di lui, però mi sembra di conoscerlo da sempre.
Mi è stato sufficiente avvicinarmi al suo corpo addormentato per capire che lui era quello che cercavo. L'altra metà mancante.
Questo è quello che voglio io. 
Ma LUI? E qui le cose si complicano.
Forse Anthony si comporta così con me perchè mi è solo grato! 
Come faccio a sapere se vuole passare la sua vita con me.
Chiederglielo?
Mi prenderebbe per pazza, ne sono certa!
Ci siamo baciati una volta e io già mi vedo sposata con prole. 
Non sono normale.
Sarà meglio aspettare, sarà meglio non correre. 
C'è tempo, lui è qui... io sono qui e questa è l'unica cosa che conta adesso.
Mi devo concentrare sulla sua guarigione ora. Questa deve essere la mia priorità. Il mio regalo d'amore per lui. Qualunque cosa succeda.
Sono convinta che se gli dovessi raccontare questi pensieri..... si alzerebbe da questa sedia e correrebbe via a gambe levate.
Bella battuta che hai fatto..... proprio inerente al caso.
E' seduto sul lettino con le gambe a penzoloni e le mani ancorate al bordo. Occhi negli occhi. Mi fissa divertito.
I suoi occhi anche sorridono, sono luminosi e limpidi come il cielo d'estate!
In un attimo l'azzurro sembra diventare più scuro, più grigio, le palpebre si stringono in una piccola fessura,  un mare in tempesta. 
Sono ipnotizzata. Non riesco a levare lo sguardo dal suo. Le sue labbra si schiudono.
Porta una mano dietro al mio collo e lentamente si avvicina, di nuovo la sua bocca sulla mia. 
Non riesco a muovermi, di nuovo. Riesce sempre a cogliermi di sorpresa. Rispondo ai suoi baci lenti, profondi, sempre più azzardati, porto le mie mani sulle sue braccia, salgono al suo volto.
Non riesco a fermarmi. Mi aggrappo a lui. Sento il mio viso in fiamme, un calore incredibile invadermi tutto il corpo.
Si stacca, mi guarda e accenna un sorriso, il suo fiato caldo sulla mia bocca. Respiriamo affannati come se avessimo corso. Anche il suo volto è arrossato come il mio, le sue labbra rosse, disserrate e umide.
E' ora di parlare. Non posso rimandare! 
So che lui è tutto quello che voglio in questo momento, ma voglio rimanere con i piedi per terra. Voglio essere lucida. Non mi voglio esporre troppo!
Il mio non è un comportamento professionale. Cerco di riordinare le idee in fretta, ma è lui a precedermi e a parlare e come al solito mi stupisce. "Bella" fa fatica, il suo sforzo è evidente.
"Scusami non avrei dovuto! Mi dispiace sul serio, non ho resistito, nè prima nè adesso! Ma ........ "
"Anthony, io..." sento la porta aprirsi, è Rosalie.
Ci guarda, sicuramente intuisce, visto che io e lui siamo molto vicini, e le nostre espressioni sono sicuramente colpevoli. Colti sul fatto!
"Scusate, spero di non aver interrotto niete? Carlisle mi ha mandato a cercarvi, soprattutto tu Isabella. Appena hai terminato dovresti passare nel suo ufficio".
"Va bene Rosalie. Ti ringrazio. Digli che arrivo subito".
Il nostro momento magico è stato interrotto bruscamente e in fretta riaccompagno Anthony nella sua stanza.
Passo da Carlisle, torno al mio lavoro. Sono confusa e molto!
Ogni tanto passo da Anthony, a  guardarlo  mentre riposa.
Il pomeriggio passa veloce e il mio turno è finito.
Prima di tornare a casa ripasso da lui.
E' sveglio, subito mi sorride e si riabbuia un momento dopo, non capisco perchè, ma vorrei saperlo!
Decido di chiederglielo.
"Ciao, io dovrei tornare a casa, volevo farti un saluto, prima di andarmene! Qualcosa non va Anthony? Non ti senti bene?"
Mi osserva, abbassa lo sguardo ancora, è turbato e molto. 
E' agitato, vorrei abbracciarlo, rassicurarlo. Dirgli che andrà tutto bene, che sta guarendo. 
Vorrei dirgli di avere fede che la memoria tornerà. Che tutto si aggiusterà e che recupererà tutto quello che ora ha perso!
Sembra un gattino smarrito.
Mi avvicino e mi siedo sul letto di fianco a lui. Mi fa sempre uno strano effetto stargli così vicino.
Gli osservo le mani, dolci ed aggraziate, eleganti e delicate. Se le sta letteralmente torturando.
Non so se si è pentito di avermi baciata. Ma non posso lasciarlo solo.
"Bella, non voglio che tu te ne vada, non voglio che tu esca da qui sta sera. Vorrei che cenassi con me e che rimanessi qui anche questa notte, senza di te mi sento solo. Vorrei che non uscissi con lui, con il tuo fidanzato. Scusami Bella".
Me lo ha detto davvero? Non me lo sono sognato?
Lo guardo sbigottita, incredula.
"Vorrei, ma non posso pretenderlo. Per questo ti auguro una buona serata. Divertiti ti prego!" sembra sincero.
"Lo so Anthony, lo so.... lo vorrei anche io, tanto, sul serio. 
Se parli di Jacob, hai frainteso, lui è un amico, non  è il mio findanzato. Non ho legami con nessuno che non sia tu. Ma questo gioco che stiamo facendo è pericoloso. Ho paura Anthony. 
Ho paura che scomparirai, quando ricorderai tutto della tua vita. 
Cosa sei, se sei sposato, fidanzato. Certo potremmo vivere il momento, ma non so se poi riuscierei a sopporte di non averti più con me o di saperti con qualcun altra."
Ecco glielo ho detto. Gli ho sputato fuori tutto quello che mi frena. 
Ma lui come mai non risponde?
Mi prende tra le sue braccia. Mi bacia le tempie, la fronte, la testa, le guance. Afferra il mio viso con le sue mani. Ha paura come me. Lo sento!
Dio solo sa come vorrei tenerlo con me! Sono talmente egoista che arrivo anche a sperare che non gli ritorni più la memoria.
Lo voglio disperatamente!
"Bella mi sembra di aspettarti da sempre!"
Le nostre bocche si uniscono di nuovo, si cercano, si consolano.
E' un bacio disperato il nostro. Pieno di passione. Come se fosse il primo, come se fosse l'ultimo. Ci stacchiamo.
"Anthony, devo andare adesso. Ci vediamo domani. E' meglio così credimi. Se rimango qui un altro po' non so cosa potrebbe succedere e questo non è nè il luogo, nè il momento. Lo capisci vero?"
Mi alzo da letto e gli accarezzo il viso.
Corro per la strada, ho bisogno di scaricare. Credo di vivere in un sogno.
Sono felice, elettrica, come mai.
A domani amore mio. 

1 commento:

  1. Insicurezza e trasporto..le emozioni che si provano quando ci si tocca la prima volta. Bel momento, aspetto il seguito. Bacio

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