L'UOMO MISTERIOSO

L'UOMO MISTERIOSO

martedì 6 dicembre 2011

CAPITOLO 3



CAPITOLO 3.

Brrrrrrrrrr.
Che brividi. Certo che, anche se sono nata qui a Chicago non mi abituerò mai al freddo gelido che penetra nelle ossa, mi avvolgo meglio nella mia sciarpa di lana blu e continuo a camminare.
Nell'attraversare la strada rischio anche di scivolare sul lastrone di ghiaccio che si è creato per terra. Fortuna che sono arrivata in Ospedale e mi è rimasto ancora qualche minuto per riuscire a bere un  bel bicchiere di caffè fumante, prima di prendere servizio.
Salgo in terapia intensiva. Saluto qualche collega, il buongiorno di rito a Sam il giornalaio, che mi passa il Chicago Tribune al volo. Leggo distrattamente le notizie in prima pagina..., vado agli annunci...... se qualcuno cercasse Anthony? Ma dai chi metterebbe un annuncio sul giornale, sogghigno, come quando perdi il gatto o il cane? Che idee balzane che mi vengono!
Alzo la testa. Davanti alla stanza delle infermiere due uomini, con cappotto e cappello, li riconosco subito.
Tremo, ho paura di sentire quello che hanno da dirmi.
Sono gli Ispettori che si occupano del caso di Anthony. Uno di loro si avvicina a me, con una mano si leva il cappello e l'altra me la porge in una forma di cordiale saluto.
"Miss Swan?... Ci scusi non vogliamo farle perdere tempo, siamo solo passati a vedere il paziente della 8, non abbiamo ancora notizie, stiamo indagando, ad oggi ancora nessuno ha sporto denuncia per la scomparsa di quell'uomo!"
Chissà perchè??? Perchè e cerco di trattenere un sospiro di sollievo, mi viene naturale, sempre la solita storia, non voglio che mi portino via Anthony.
Cerco, anzi mi sforzo di manifestare indifferenza, come se la cosa non mi riguardasse.... e con un cenno della testa li sprono a seguirmi..... mi libero del cappotto, poso sul mio tavolo borsa e giornale e faccio strada ai due uomini che cammino dietro di me.
Prendo un respiro, abbasso la maniglia ed entro, tengo la porta spalancata ed invito i due ad entrare. Mi avvicino alla finestra e sollevo la persiana per permettere ad un un po' di luce di schiarire la penombra della stanza, quel po' che il tempo uggioso permette!
I due uomini controllano i miei movimenti, li osservo con la coda dell'occhio..... torno vicino al letto, leggo la cartella della notte.... tutto bene, niente di nuovo.
Niente di bene, niente di male.
Lo guardo. Sempre pallido e immobile. La flebo nel braccio è piena, la mia collega deve essere passata da poco. Meglio, guardo i due uomini alla mia sinistra.
"Signori, se non avete altro da dirmi, penso sia tutto, per cui, inizierei il mio lavoro e vi lascio liberi di continuare il vostro. Naturalmente rimango a vostra disposizione e avvisateci subito se avete delle novità"
"Certo, non mancheremo, buon lavoro" accennano ad un inchino, riposizionano il cappello in testa, girano i tacchi e escono dalla porta. La chiudo attenta a non fare nessun rumore.
FINALMENTE! FINALMENTE SOLI!
Mi siedo vicino a lui, gli prendo una mano, gli tasto il polso. Forte e regolare, buon segno.
Gli passo una mano tra i capelli biondi, ma non troppo chiari. Perfetti per la sua carnagione.
Le sopracciglia folte gli infondono un'aria leggermente burbera, severa e gentile allo stesso tempo, le trovo armonicamente perfette per i suoi occhi, e contribuiscono rendergli un aspetto regale, legano bene con le sue ciglia lunghe, tanto da sembrare dipinte!
Chissà se il colore degli occhi è lo stesso del mio sogno. Tornano prepotenti le immagini di quella notte. Sospiro. Mi passo una mano tra i capelli legati, attenta a non spettinarli.... e mi balena in testa un'idea folle!
FOLLE! SONO UNA FOLLE! PAZZA PAZZA .......
IO questa notte ho fatto l'amore con quest'uomo, non era finto... era troppo reale.... ancora sento le sue mani dentro di me, le sue spinte, la sua lingua.....i suoi gemiti,  il suo modo adorante di guardarmi.
Come può un sogno sembrare così reale.
Il suo sapore, il suo odore.... BELLA BASTA... TROPPA FANTASIA GALOPPA QUI!
Come rapita dal suo volto, avvicino le mie labbra alle sue, non resisto e le appoggio..... le sfioro con le mie.
Rimango immobile qualche secondo, chiudo gli occhi e premo di più le mie labbra sulle sue.
LO BACIO. UN BACIO DUE BACI TRE BACI, PICCOLI DELICATI E LUNGHI.
ANCORA UNO, tanto ormai..... sono fottuta! Mi sono innamorata di lui, sarò sua per sempre, sono stata sua questa notte e lo sarò per sempre.
Mi sollevo leggermente, quel tanto che mi è sufficiente per guardare i suoi occhi, chiusi, quando all'improvviso la mano che tenevo appoggiata alla sua sente un movimento sotto di lei e quasi svengo quando due fanali di un blu immenso scrutano i miei. Interrogativi.
Spaventati!
Come se mi dicessero, signorina cosa sta facendo? Cosa le passa per la testa, di molestare un corpo immobile in un letto?
Avvampo immediatamente! Non faccio in tempo a capire quello che sta succedendo quando i suoi occhi si richiudono, ma la sua mano si aggrappa con forza al mio braccio e stringe, stringe... prima di ricadere di nuovo lungo il suo fianco.
Il mio cuore batte all'impazzata. Mi sollevo di più, indietreggio e lo osservo tutto..... vedo che tenta di muovere le dita dei piedi da sotto il lenzuolo.
Non ci vuole una laurea in medicina per capire che il momento del risveglio del mio bell'addormentato  è arrivato.

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